lunedì 22 gennaio 2007

La mafia dei baroni

fonte web: l'espresso on-line

Metodi da Cosa Nostra. Per gestire il potere negli atenei. Bari, Bologna, Firenze: tre inchieste sui concorsi. Già decisi prima del bando. A favore di parenti e allievi. Ecco i risultati choc delle inchieste delle procure sui professori.

Mafia. Il guaio è che non sono solo i magistrati a usare questo termine. Adesso anche i docenti più disillusi citano il modello di Cosa nostra come unico riferimento per descrivere la gestione dei concorsi nelle università italiane. Proprio nei luoghi dove si dovrebbe costruire il futuro, prospera una figura medievale capace di resistere a ogni riforma: il barone. Un tempo i suoi feudi erano piccoli, poteva controllare direttamente vassalli e valvassori, mentre doveva piegarsi davanti a un solo re, lo Stato. Ora invece il numero dei docenti e degli atenei è esploso. C'è da corteggiare aziende e fondazioni, mentre spesso bisogna anche fare i conti con le Regioni. Così l'ultima generazione di baroni per mantenere intatto il potere ha rinunciato a ogni parvenza di nobiltà accademica e si è organizzata secondo gli schemi dell'onorata società. Questo raccontano gli investigatori di tre procure che hanno radiografato l'assegnazione di decine e decine di poltrone negli atenei di tutta Italia, dalle Alpi alla Sicilia. Un terremoto con epicentro a Bari, Firenze e Bologna che vede indagati un centinaio di professori. E che ha messo alla luce gli stessi giochi di potere in tutti gli atenei scandagliati. Scrive il giudice Giuseppe De Benectis: "I concorsi universitari erano dunque celebrati, discussi e decisi molto prima di quanto la loro effettuazione facesse pensare, a cura di commissari che sembravano simili a pochi 'associati' a una 'cosca' di sapore mafioso". Rincarano la dose i professori Mariano Giaquinta e Angelo Guerraggio: "'Sistema mafioso' vuole dire 'cupole di gestione' delle carriere e degli affari universitari, spesso camuffate come gruppi democratici di rappresentanza o gruppi di ricerca".Se i giovani più promettenti emigrano non è solo questione di risorse; se la ricerca langue e i policlinici sono sotto accusa, la colpa è anche del 'sistema'. Che fa persino rimpiangere il passato: "Una volta si parlava di 'baroni'. Adesso i numeri (anche dei docenti) sono cresciuti. Al posto del singolo barone ci sono i clan e i loro leader, che non necessariamente sono i migliori dal punto di vista della ricerca...", scrivono sempre Giaquinta e Guerraggio, docenti di matematica che hanno appena pubblicato un saggio coraggioso intitolato 'Ipotesi per l'università'. E continuano: "La situazione non sembra migliorata: baroni per baroni, sistema mafioso per sistema mafioso, forse i vecchi 'mandarini' sapevano maggiormente conciliare il loro interesse con quello generale. La difesa delle posizioni conquistate dal 'gruppo' riusciva, in parte, a diventare anche fattore di progresso. Sicuramente più di quanto accada adesso".

venerdì 19 gennaio 2007

...si finisce sempre con un "SI PARTE"

Ci siamo, si riparte...nuovamente cambio di vita. Nuove esperienza, nuove conoscenze, nuovi luoghi, nuovi modi di pensare e assaporare le cose. Sempre allettante, ma sempre con la solita sensazione indefinita del "CHISSA' POI DOVE SI VA". Boh, forse è lo spirito contraddittorio e di insoddisfazione che ci spinge sempre oltre; la curiosità, la sete di conoscere e vedere, di confrontarsi, di lasciarsi trasportare dal tempo e dallo spazio...con tutti i rischi che ciò comporta.
Parto per la Spagna signori. L'immagine riassuntiva è una "porta" che lega le vecchie esperienze con quelle del futuro...la porta è il MONDO, "WORLD" appunto.
E' si, forse si va in giro perchè si ha in testa il mondo, si ha in testa l' ALTRO. Non necessariamente si è alla ricerca di qualcosa, non necessariamente si devono colmare dei vuoti (ci credo poco al viaggiatore che si muove solo per colmare un vuoto... forse non esistono vuoti, ma tanti pieni).
E' il mondo quello che attira, quello che ci costruisce nella fase più evoluta della nostra esistenza...direi che il MONDO è l'artefice dell'autocostruzione di noi stessi (non mi insultate per i terminoni sboroni...ma più si è precisi nel lessico più si prova a rendere precisa l'idea che si ha in mente!...un po' come la TECNICA).
Il mondo è ALTRO. Il mondo è composto da ALTRI individui, da ALTRI luoghi...e non posso che pensare che l'ALTRO sono IO.
Spesso ci dice più di NOI un perfetto sconosciuto che il vicino di casa che conosciamo, e che dice di conoscerci, da una vita.
Con questo concludo l'aspetto teorico e sentimentale per immergermi in quello pratico...e come è vero che è IL FUTURO CHE SPIEGA IL PASSATO (parole sante di un filosofo epistemologo con la barba che ora non va più di moda )...ci risentiamo su questo Blog tra un po', quando il motore delle esperienze compresse e intense inizierà ad accelerare freneticamente lasciando spazio a qualche riflessione breve e secca.


(Un saluto particolare alle mie sicurezze: Marco, Gaspare, Sdè, Paolo, Surd, Gianni, Daniele, Buc, Alessandra tutti i componenti della "Rocko and the Rolls" orchestra da strada e a tutti gli amici che ogni volta che torno nelle mie terre mi fanno sentire a casa e con il cuore pieno).

Che Dio vi benedica internauti.

emilio

mercoledì 10 gennaio 2007

...tutto cio' che non puoi vedere lo puoi ascoltare....


domani sera...ci si diverte insieme...mi raccomando....
chi può...... non deve mancare!!!
p.s.
ho letto tutti i commenti, che praticamente si sono concentrati su 2 articoli....lo so' magari penserete non c'è molto da commentare...
comunque grazie a tutti e continuate!!...
...se avete qualcosa da dire non esitate scrivetemi oppure scrivetelo su "commenti" un articolino non so'....gioie, paure, delusioni, tempeste ormonali, lettere d'amore, confessioni proibite, i vostri viaggi, le vostre esperienze....quello che volete insomma....
che poi io....pubblico!!

domenica 7 gennaio 2007

il nostro mondo


salve ragazzi e ragazze... ultimo giorno del "ciclo festività" questo...

i regali sono stati scartati, i soldi spesi, i saldi iniziati per farcene spendere degli altri, i lavoratori si son presi un po' di meritato riposo, gira voce che tre tizi "i re magi" (così li chiamano) ieri di 2007 anni fà passarono a trovare Gesù bambino con dell'oro, dell'argento...fico... ma forse sono solo chiacchiere di paese, la benfana anche, (quella signora che vola con la scopa) è passata sulle nostre teste, i nostri stomaci sono più dilatati di qualche millimetro e forse anche un po' di più... domani molte molte persone riprenderanno il proprio bio ritmo che in questi giorni si è anche lui abbandonato e sollazzato fra ore piccole e pandori di troppo, i calendari fioccano come la neve che quest' inverno invece sembra proprio non voglia arrivare...dicono che il clima cambierà per fortuna che abbiamo i condizionatori....
i grandi poteri prevaricano, le granndi istituzioni mostrano la loro forza, la società deve essere forte,poi chissà perchè il ragazzino per fare il fico prende a cazzotti quello più debole...


vabbè...inizio sempre a scrivere con buoni propositi di discorsi allegri e spensierati, poi invece mi vado sempre ad infognare con tutte queste stronzate e divento anche palloso!
si capisce qualcosa di quello che ho scritto?

buona domenica a tutti!...





venerdì 5 gennaio 2007

...common people...


Lei veniva dalla Grecia aveva sete di conoscenza, lei studiava scultura al College Saint Martin, ecco dove io ho incrociato i suoi occhi. Lei mi disse che suo padre era molto ricco, ed io le dissi che in quel caso avrei preso un rum e coca-cola. Mi rispose 'bene' e dopo trenta secondi disse, io voglio vivere come la gente comune, voglio fare tutto ciò che le persone normali fanno, voglio dormire con la gente normale, voglio dormire con la gente comune come te. Bene, cos'altro avrei potuto fare - le dissi vediamo cosa si puo' fare. La portai al supermercato, non so perchè ma bisognava cominciare da qualche parte, così cominciò tutto in quel posto. Le dissi fingi di non avere denaro, lei sorrise e disse tu sei molto divertente. Ah sì? bene, io non vedo nessun altro ridere in questo posto. Sei sicura di voler vivere come la gente comune, vuoi vedere le cose che la gente comune vede, vuoi dormire con le persone normali, vuoi dormire con le persone normali come me. Ma lei non comprese, sorrise e mi prese la mano. Affitta un appartamento su un negozio, tagliati i capelli e trovati un lavoro. Fuma delle sigarette e gioca a biliardo, fingi di non essere mai andata a scuola. Ma ancora non ci sarai riuscita perchè quando sei distesa a letto la notte a guardare gli scarafaggi che si arrampicano sul muro se chiami tuo padre lui puo' risolvere tutto. Tu non vivrai mai come le persone normali, tu non farai mai ciò che le persone normali fanno, tu non fallirai mai come la gente normale, non vedrai mai la tua vita da un diverso punto di vista, e non ballerai mai e non berrai mai e non farai mai l'amore perchè non c'è nulla altro da fare. Canta con la gente comune, canta e forse potresti avvicinarti un po', ridi con la gente comune, ridi anche se loro stanno ridendo di te e delle cose stupide che fai. perchè tu pensi che essere poveri sia figo. Voglio vivere con la gente comune....


Pulp, Common People

mercoledì 3 gennaio 2007

La mucca vale più dell'uomo


fonte web: L'espresso

Ogni bovino in Europa riceve 2 dollari in sussidi pubblici. Più del reddito individuale di metà della popolazione mondiale. La denuncia del Nobel. Colloquio con Joseph Stiglitz

È meglio essere una mucca europea che un cittadino povero in un paese in via di sviluppo, sostiene Joseph Stiglitz, Nobel per l'economia. Lo ha scritto nel suo libro più recente, 'Making Globalization Work' (pubblicato in Italia da Einaudi con il titolo 'La globalizzazione che funziona'), e lo ripete nel suo studio alla Columbia University, dove insegna e dove lo intervistiamo. Per spiegare l'apparente paradosso, Stiglitz ricorda che le mucche europee ricevono 2 dollari di sussidi pubblici al giorno ciascuna, più del reddito individuale di metà dei cittadini del mondo. In questo modo i paesi ricchi, soprattutto Stati Uniti ed Europa, proteggono la propria agricoltura e la propria zootecnia dalla concorrenza dei paesi poveri, negando loro di crescere nell'unico mercato dove potrebbero essere competitivi a livello internazionale. Stiglitz, ex consigliere economico di Bill Clinton alla Casa Bianca, nel 1997 divenne economista-capo alla Banca mondiale. Ma nel 2000 fu licenziato per le sue critiche velenose alle grandi istituzioni internazionali: la Banca mondiale, il Fondo monetario internazionale e il Wto, responsabili, secondo lui, di una globalizzazione ingiusta e squilibrata a vantaggio dei paesi ricchi. Da allora la statura di Stiglitz ha continuato a crescere. Nel 2001 ebbe il Nobel per in suoi studi di microeconomia e nel 2002 pubblicò 'La globalizzazione e i suoi oppositori' (Einaudi), presto divenuto un manifesto del movimento no global nel mondo.
...questo è un mondo selvaggio ragazzi...
..commentate..commentate..commentate...commentate...