martedì 25 dicembre 2007

L'anno che verrà



ad esattamente 364 giorni dall'apertura del blog scrivo per...bè per augurare a tutti buone feste ed un felice nuovo anno di cuore!!


attese.

le attese all'aereoporto prima dell'imbarco sono sempre particolari, hanno sempre qualcosa di speciale....sono attese profonde, o meglio che celano dietro gli sguardi della gente emozioni ancora fresche, ricordi ancora vivi di esperienze appena vissute...o all'inverso pensieri proiettati verso altre terre ed altri spazi da scoprire e quindi ricchi, vogliosi e avidi di scoperta...pensieri colmi di eccitazione.

chissà a cosa pensa la ragazza di fronte a me, il suo corpo disteso, che occupa le due sedie della ampia sala mi appare in perfetta armonia con il resto delle cose che i miei occhi trasmettono al mio cervello; e la sua testa appoggiata sopra le gambe magroline del suo fratellino mi regala un sorriso di pace, di gioia di semplici cose.

il suo sguardo è malinconico. un poco. le sue labbra carnose, e i suoi occhi, profondi, fissano ad intervalli regolari punti e spazi imprecisati dentro e fuori della parete vetrata dell'aereoporto.

belle le attese.

si ferma a guardarmi:"chissa che pensa.."

giovedì 13 dicembre 2007

Nazim Hikmet

La vita non è uno scherzo,
prendila sul serio come fa lo scoiattolo, ad esempio,
senza aspettarti nulla
dal di fuori o nell'al di là.
Non avrai altro da fare che vivere.
La vita non è uno scherzo,
prendila sul serio
ma sul serio a tal punto
che messo contro un muro, ad esempio, le mani legate,
o dentro un laboratorio
col camice bianco e grandi occhiali,
tu muoia affinché vivano gli uomini,
gli uomini di cui non conoscerai la faccia,
e morrai sapendo
che nulla è più bello, più vero della vita.
La vita non è uno scherzo,
prendila sul serio ma sul serio
a tal punto
che a settant'anni, ad esempio,
pianterai degli ulivi
non perché restino ai tuoi figli,
ma perché non crederai alla morte,
pur temendola,
e la vita peserà di più sulla bilancia.

lunedì 10 dicembre 2007

lettera ad un borgo malato

dall'altra parte dell'oceano scrivo.
sopra una poltrona non mia. con un computer non mio. in una casa non mia. in una stanza in assoluto silenzio, se non fosse per quel suo leggero respiro mentre dorme.
ti scrivo per cercare di capire che succede.
scrivo a te, antico borgo orgoglioso di cio' che contieni. ti sento sempre piu' malato. sempre meno caldo e pronto ad abbracciare genti nei tuoi unici ritratti.
mi sfoghero'.
sfogarmi?...consumare parole e parole... tasti e tasti di tastiera per parlare, per criticare, per scambiarsi, per migliorare... sfogarsi per migliorare. la prenderei cosi'.
a chilometri e chilometri di disatanza da te ameno paesino... quello che posso dire e' che quello che piu' mi da pena e' la superficialita', lo spettacolo, l'apparenza, l'apparire, l'ostentare, la mancata sincerita', il non rispetto.... che vedo pian piano aumentare fra le tue strandine ...atteggiamenti volgari, irrispettosi, egoistici ed egocentrici....generati da un poco scambio culturale e dal bombardamento consumista contemporaneo. (il maggior nemico direi)
....e tutto questo prende vita e forma all'interno del tuo piccolo contesto, piccolo paesino, piccolo scambio di vite e di flussi.. quasi insignificante penseremo... ma che nascondi origini lontane, storie e leggende affascinanti....ricche di tradizioni, che rischiano di perdersi. questo bisogna apprezzare.... perche' l'ignoranza, ossia la non conoscenza delle cose, non significa mancaza di cultura, non significa mancaza di saggezza.... anzi.... immaginate un contadino, un artigiano di un tempo....la sua dedizione al lavoro, la sua umilta'....il suo RISPETTO per quel poco che aveva e per tutto cio' che lo circondava. poesia. arte. pensatela come volete. queste persone non rischiavano l'inquinamento cerebrale di cui siamo adesso in continuazione attanagliati, non rischiavano di essere un numero in una statistica,non rischiavano di essere manipolati dal marciume dei media. E' cio' di cui dobbiamo preoccuparci ora. all'interno di questi paesini dove un tempo si, si nascondeva l'ignoranza...ma era l'ignoranza buona, una ignoranza intelligiente e rispettosa. adesso questi luoghi, stanno diventando il ricettacolo del "non riflettere", stanno diventando luoghi delle due parole piu' in voga del momento :"lavorare-consumare", e la loro identita' sociologico-urbana ricca di storia e tradizioni rischia di trasformarsi in una semplice cartolina senza piu' un'anima.la gente che vi vive piu' stabilmente rischia di scivolare incosciamente in un ritmo, in una routine priva di reali interessi e stimoli che facciano pensare con la propria testa e ti facciano avere una presa di coscienza.
crediamo in dio ed andiamo a messa, e siamo a posto con la coscienza. ma dio non ha creato tutto e tutti???.....se riuscissimoa vedere dio,buddha,zeus,allah...chiamatelo un po' come volete, in tutto cio' che ci circona, nella gente diversa, negli alberi, nei sorrisi, nei piccoli gesti, in quell'erbetta che anto ci piace, anche nelle birre che ci scoliamo fatte con il luppolo di dio....be', se riuscissimio a vedere questo dio che tutti cercano e che io tradurrei con AMORE.... allora si si vivrebbe meglio, soprattutto in questi paesini dove ci si conosce tutti...ma purtroppo e' difficile, nessuno ci riesce...o forse solo poco conveniente.
si dovrebbe partire da una rivoluzione culutrale. rabbrividisco e divento triste; rabbrividisco e divento triste perche' appartengo a tutto questo, appartengo a quei vicoli, appartengo alla gente, appartengo all'aria di campagna, appartengo alle feste del paese, mi hanno visto e fatto crescere e non posso non amarle. anzi. il fatto di criticare ed incazzarsi non e' altro che uno sfogo d'amore.
e quello che piu' mi fa male e' pensare di vedere questi splendidi ritratti di storia, sbiadirsi di fronte alla materialita' di oggi di fronte a quella intelligenza fatta solo con la mente, senza tener conto del cuore, di fronte alla pubblica ottusita', di fronte alla "ignoranza colta".
forse nn posso permettermi di dire queste cose per il fatto che spesso scappo dal mio paese, che spesso preferisco non mettere le mani in pasta per paura di sporcarmi. ma sicuramente non e' un comportamento corretto, sicuramente individualista e da un certo punto di vista conveniente. ma non e' facile. non e' facile cambiare la gente. cercare di farla riflettere. sopratutto se non vuole e non e' interessata.
soffro.
vi racconto questa:
nell'antica grecia il passo dall'adolescenza all'eta' matura veniva effettuata con un viaggio.
i ragazzini di una certa eta' affidati ad un saggio maestro, iniziaano un viaggio di alcuni mesi: altre citta' , altri paesi, altri luoghi, altri spazi, altre esperienze, altra gente, altre tradizioni, altri modi di pensare. dopodiche' i ragazzini veniano riaccompagnati al proprio paese. adesso erano in grado di scegliere della loro vita. di scegliere cosa fare e dove andare. un modo magnifico per aprire gli occhi, per quardarsi dentro e conoscersi meglio. un modo che puo' mandarti un po' in confusione ma che sicuramente lascia che sia tu stesso e il tuo pensiero a farti vivere quello che sei.

ecco il mio sfogo.
uno sfogo contro la banalita' e la superficialita', uno sfogo contro il mondo di oggi, e contro il pensiero che la societa' vuole imporci. contro il modello di vita (consumo-ricchezza) che ci lascia sempre piu' privi di sentimenti, di ricordi, di folklorismo, di umanita', di rispetto per la natura, che ci lascia sempre piu' pieni di cose fuori e sempre piu' vuoti dentro.

caro borgo di provincia non non e' tua la colpa. la colpa e' sempre dell'uomo. sempre.
a presto.
marco.

morrovallesi

giovedì 22 novembre 2007

percezioni maya

sono stato in Chiapas a sud del messico, al confine con il Guatemala. Palenque, Bonampak e Yaxchilan; sono stato a trovare i maya, una delle molte civiltà di questo pianeta così affascinanti, che ci hanno lasciato molto, che potevano lasciarci di più se non fosse stato per una serie di motivi...non sto' qui a fare lo storico o il polemico (-info:(eliminate dal vostro cervello il film di mel gibson (di propaganda filo-cattolica) e leggete su libri,internet..)), per cui mi limito a condividere qualche emozione, qualche sensazione...contesti magnifici, all'interno della selva, architetture imponenti ma allo stesso tempo capaci di sprigionarti una sensazione di assoluta armonia nel percorrerle, nell'attraversarle, nell'entrare in contatto con esse...non sono in vena di lunghi racconti, di leggende,di inframodi, di magnifiche storie della vita della civiltà e dei loro dei...anche se ne sarebbe da raccontare...
ho lasciato libero sfogo ai colori, ai contrasti e alle luminosità...alle immagini...che tanto ci piacciono...che tanto sono importanti, sosoprattutto adesso, soprattutto ora, dove sembra che l'immagine sia tutto..ma purtroppo spesso l'immagine inganna...

questa spero di no....




l'ultima cosa... i Maya dissero: preparatevi all'apocalisse nel 2012.....

l'ultimissima: «Il viaggio è il modo migliore per conoscere se stessi» proverbio Maya











domenica 11 novembre 2007

proprio come un albero

..stavo leggendo proprio ora dei casini in Italia nel calcio, colpi che partono per sbaglio...ci si ammazza, guerriglie urbane. quello a cui penso?: la noia. non commento.
Leggetevi il romanzo di Ballard "regno a venire".
“I quartieri residenziali sognano la violenza. Addormentati nelle loro sonnacchiose villette, protetti dai benevoli centri commerciali, aspettano pazienti l’arrivo di incubi che li facciano risvegliare in un mondo più carico di passione….“
volevo raccontarvi di altro.
inondazioni in Tabasco...avrete sentito no??... la natura si ribella.piogge torrenziali...terremoti...calamità di ogni genere. quando accadono questa cose ci si rende conto di quanto siamo piccoli, di come siamo fragili. di come non abbiamo rispetto. Ce lo meritiamo.Te lo meriti uomo contemporaneo.uomo consumista, dipendente dal desiderio di consumare, ricco perchè consumi, ricco in base a quanto produci, ricco in base a quanto spendi, ma di quale ricchezza stiamo parlando???...perchè sembra che ormai cio' che ci riempia, cio' che serva a farci star bene siano solamente oggettini del cazzo...vestitini che più costano e più valgono...cose....ahhh la ricchezza materiale come ci fa star bene...ci rende insensibili, sempre meno solidali, sempre più individualisti...sempre più insoddisfatti.
Finisco, finiamo per perdere il contetto con ciò che veramente conta nella vita (?)...non abbiamo tempo, siamo affannati nelle nostre cose e perdiamo il controllo di noi stessi, non riusciamo più a guardarci dentro. rischiamo di diventare automi pensati, manipolati da sistemi di consumo, da nemici subdoli. Nemici che almeno, in altre epoche si manifestavano più esplicitamente, avevano una faccia, una bandiera, erano più riconoscibili. Adesso no, tutto è mimetizzato, ora il nemico si nasconde dietro "modelli" e stili di vita da seguire, dietro politiche fatte di parole, dietro a governi interessati a tenere alto il livello di paura e le coscienze ingnoranti, dietro all'occidentalismo forzato, ora il nemico è in grado di modellare il suo aspetto, prendere le forme di cio' che lo contiene, spacciandosi per libertà finirà poi per imprigionarti con le sue trappole.
Bene; e dove accade tutto ciò? ormai quasi ovunque. Nei nostri territori occidentali super urbanizzati, nelle grandi città del mondo, dove è concentrato il maggior numero di persone nel madesimo spazio. Nelle città, dove ci si dovrebbe relazionare di più, dove dovrebbe esserci maggiore sensibilità, si percepesce una forte tensione sociale, si alzano barriere, si creano enclaves, zone super-protette per le élites dove tutto è controllato, dove nulla ti puo' accadere.
Sono stato qualche giorno fuori dalla città.in viaggio. Sono stato lassù...sui boschi messicani..per raccontare agli alberi quello che succede nel mondo industrializzato,dove c'è il "benessere" (così si chiama gli ho detto)... per sfogarmi un po' di tutta le merda che ci propinano, che ci raccontano, per svuotatmi di tutte le frottole contemporanee accumulate...lassù a contatto con la natura...sono stato a San Josè del Pacifico a 3000 metri d'altezza e poi sono sceso giù...fino all'oceano, fino a Puerto Escondido....bè uno spettacolo.
via l'orologio dal polso, non dovevate provarmi a chiedermi l'ora, c'era il sole,c'erano le stelle.
Il vento di quei paesaggi, starsene con i cuori in alto, sù, in cima. l'aria non contaminata da monossidi e da merde chimiche, i colori della natura...ascoltare il suo suono, sentirsi come un albero...quella è ricchezza...e non si paga(ah..forse per questo non lo apprezziamo), e noi ce lo stiamo dimenticando.
ho dormito in una stanza umile, ho mangiato con la gente del posto. Sguardi profondi segnati dai posti in cui vivono, sguardi a volte aperti a volte diffidenti, sguardi che parlano dalla semplicità delle cose che circondano questi luoghi, la stessa semplicità che li riempie di calore, di ricchezza (un altro tipo di ricchezza), quella fatta di cose semplici, di natura, fatta di colori, fatta di sorrisi, di condivisione, di cioccolato caldo e quesadillas in una calda e silenziosa baita di montagna dove i telefonini non prendono, dove si puo' apprezzare il suono del vento, le voci pacate della gente, un televisore acceso a basso volume...i soffritti, i fuochi, gli odori che provengono dalla cucina...il sorriso di un bambino non viziato. Una vita che scorre senza troppe ambizioni, senza clamori, senza stravaganze e manie di grandezza o di conquista, cibo sano, aria pulita.
C'è da imparare da questa gente, c'è da imparare dalla natura, c'è da imparare da noi stessi, ma noi stessi quelli "dentro", non quelli "fuori", non quelli fatti di falsi sorrisi, di morlasmi ipocriti, non quelli.
Quando scattavo le foto..cosapevole del fatto che era impossibile rendere l'idea della realtà (per fortuna).. mi sentivo quasi un ladro..mi sentivo come se stessi rubando qualcosa...a volte non sono riuscito a premere quel pulsantino..sono rimasto fermo immobile, a contemplare,ad ammirare, a pensare..non si riesce a realiazzare, non riesci a razionalizzare l'azione dello scatto. tac. non ci si riesce. certe cose si vivono e basta.
dai 3000 metri all'oceano...in un bus sgangherato ma sincero, in una strada insidiosa dall'asfalto precario dove il tempo scorre più lentamente; sceso fino al mare attraverso curve e tornanti, rami spezzati dal vento, dolci ritratti di montagna, di boschi, che poco a poco si sono trasformati in scenografie più morbite di colline e paesaggi marittimi. uno spettacolo.
ce lo abbiamo anche nella nostra cara italia tutto cio'. ma ce ne dimentichiamo. siamo occupati.
A Puerto Escondido stà iniziando la contaminazione turistica... vuoi il film che lo ha reso famoso (almeno in italia)...vuoi che comunque il posto è magnifico e i prezzi sono ancora bassi.... durerà ancora non per molto secondo me.
il groove delll'oceano pacifico è stupendo.. provoca un'empatia straordinaria... il suono è profondissimo...la sua corrente potentissima.
periodo non turistico questo. Americani a far surf, qualche francese, italiani (quelli sempre), che sono scappati dall'italia per qualche arcano motivo ( vuoi un innamoramento messicano, vuoi probemi penali, vuoi non so' provate ad immaginare...) ed hanno aperto un ristorantino...chiara la storia no??
bè. non ci resta che meditare.
un ringraziamento particolare a Brando, venerabile compagno di viaggio.
vi saluto. un abbraccio a tutti.
commentate!!!
lascio parlare qualche immagine...


conservare il controllo di ciò che vediamo
conservare il controllo di ciò che sentiamo
verificare se sotto l'aspetto invitante di un'esca non sia nascosto un amo.

giovedì 1 novembre 2007

..ritratti settimanali....

...la città di sera, proteste degli agricoltori, festa dei morti... mi sembra di stare in italia..
...più o meno...
...puente de los mortos...vado qualche giorno a Oaxaca a sud...nei boschi... a presto!



domenica 28 ottobre 2007

un mese

i giorni scivolano via in fretta...intensi..cosi' ogni tanto prendo il mio tempo e mi piazzo qui, davanti questo laptop, notebook, fedele compagno, computer, scatola maledetta, portatile, lcd, ..chiamatelo come volete,..mi metto in camera, sulle scale, sul divano, in qulache angolo di questa casa, una delle milioni di case di questa città...
...se ne è andato un mese... un mese di vita in una città...non una a caso..una città in cui è concentrata metà di tutta la popolazione italiana...una città che ci sembra così diversa da noi, ma che in realtà se ci spogliamo del nostro superfluo, se ci voltiamo un attimino indietro...ci accorgiamo che ci assomiglia...che l'abbiamo creata noi europei, o meglio l'abbiamo standardizzata con i nosti modelli, con le nostre idee, credi...in molte sfumature, ci accorgiamo come da un certo punto di vista...in qualche modo siamo complici di tutto cio'...
ti ritrovi una città...particolare...infinitamente sorridente e a volte superficiale...ma al tempo stesso percepisci ritratti di volti tristi e profondi di chi ha qualcuno a cui è stato negato qualcosa..

vabbè...lascio parlare le immagini...
...godetevi questo filmatino che ho fatto per ricordarmi questo primo mese...



a presto canaglie!

martedì 23 ottobre 2007

SPECIE DI SPAZI


..viene riproposta a macerata questa volta (salto di qualità), al cine-teatro Italia, la mostra "specie di spazi"... mi raccomando andate a vederla.... fino al 10 novembre!!!


a presto costruttori di pace!!!

domenica 21 ottobre 2007

..per le persone oneste: la torta di riso...FINITA!..

l'altro ieri sono stato CIHAC una sorta di fiera sull'edilizia tipo SAIE.. pieno di materiali, pieno di gente, un sacco di conferenze, un sacco di strafighe negli stand (molte argentine.. qua le modelle sono quasi tutte argentine...con il fatto che in argentina la siuazione non è delle migliori....)
ieri sono stato all'università, poi la sera ad una festa in una casa..ora me ne sto' sul letto con il mio computerino..domani lezioni qui a casa con il prof., chef, cuoco, Brando, 8 ragazze messican vengono per imparare a fare il tiramisu' italiano --quello originale-- (che storia!!)...
e cos'altro...ogni cosa segue il suo corso...le mie ricerche per la tesi proseguono, il mondo gira, il clima è mite, in italia sono le 4 di notte, gli agricoltori sardi si ritrovano senza il loro terreno, i maceratesi si ammazzano perchè non riescono a pagare il mutuo, i messicani invece stanno tranquilli, vengono sottopagati e neppure si incazzano,o per lo meno si incazzano di meno... sono stati da sempre sottomessi....pensate che qui esiste un questa parola "pena ajena"...non ha traduzione in italiano, è praticamente quando ti prende male a te per un'altra persona...(questo deriva sicuramente da moolto lontano)...intanto i divari sociali nelle megalopoli e non solo aumentano sempre di più...mi fermo và.
....e vàààbene... vado a mangiare...
...e intanto penelope tesse la sua tela....

venerdì 19 ottobre 2007

..cronologia essenziale..

..per chiarirsi le idee..
6500-1500 a.C. Primi insediamenti agricoli in Messico.
1200 a.C. - 1500 d.C. Le culture maya, tolteca, zapoteca e azteca fioriscono in Messico, dando origine a grandi città. Numerosissime vestigia di quelle epoche (monumenti, reperti archeologici, codici) sono tuttora esistenti.
1325 La tribù azteca dei Méxica fonda un regno sulle isolette della laguna di Texcoco che ha come capitale Tenochtitlán (nella stessa area dell'odierna Città del Messico)
1519 Lo spagnolo Hernán Cortés sconfigge le truppe mexica e fonda Veracruz, il primo insediamento spagnolo in Messico. (in parole povere: gli spagnoli arrivano iniziano a distruggere tutto...a ammazzare chi non ubbidiva ...ad "evangelizzare" ed a ricostruire città "modello europeo").
1521 Cortés completa la conquista e la distruzione dell’Impero azteco-mexica e si insedia a Tenochtitlán. I territori conquistati prendono in seguito il nome di Nuova Spagna.
1810 Miguel Hidalgo y Costilla, un prete messicano, promuove una rivolta contro gli spagnoli nella speranza di conquistare l’indipendenza del Messico.
1821 27 settembre: Messico e Spagna sottoscrivono il Trattato di Córdoba per l’indipendenza messicana. Tre anni più tardi il Messico si cosituisce in repubblica.
1846-1848 Il Messico perde una guerra contro gli Stati Uniti ed è costretto a cedere una vasta parte del suo territorio (Texas, California, Utah, Colorado, gran parte del New Mexico e dell’Arizona). (chissà perchè questa guerra??___ vizietti americani___)
1854 Si definiscono i principi del movimento della Riforma (Piano di Ayutla, 11 marzo 1854), che segnò la nascita del Messico contemporaneo: i principali ispiratori furono l’indio Benito Juárez e Ignacio Comonfort.
1861 Presidenza di Benito Jarez.
1863 Le truppe francesi occupano Città del Messico. (pure le truppe francesi...) L’anno successivo, i francesi nominano Massimiliano d’Asburgo imperatore del Messico.
1867 I messicani riconquistano il controllo del paese. Fucilato Massimiliano d'Asburgo.
1876-1910 Porfirio Díaz instaura in Messico una durissima dittatura militare.
1910 Francisco I. Madero è a capo della rivolta che toglie il potere al dittatore Porfirio Díaz l’anno successivo (25 maggio 1911). Tra gli eroi della Rivoluzione vi sono Emiliano Zapata e Francisco "Pancho" Villa.
1913 Madero viene assassinato ed esplode la guerra civile. Le truppe di Venustiano Carranza, aiutate dagli Stati Uniti, occupano Città del Messico l’anno successivo.
1917 5 febbraio: il Messico si dà una nuova Costituzione.
1929 Si forma il Partito Rivoluzionario Nazionale, che inizia a dominare la scena politica messicana.
1934 Lázaro Cárdenas, eletto presidente, vara un progetto di modernizzazione che comprende la riforma agraria
1938 Il Messico confisca i giacimenti di petrolio stranieri e nazionalizza l'industria petrolifera. (tutti i distributori sono di un'unica ditta: PEMEX petrolio messicano)
1942-1945 L’economia messicana si espande durante la seconda guerra mondiale per soddisfare le richieste degli Alleati.
1946 Nasce il Partito Rivoluzionario Istituzionale (18 gennaio).
1968 Il governo reprime le proteste studentesche durante i Giochi olimpici di Città del Messico.
1988 Carlos Salinas de Gortari viene eletto presidente.
1994 Messico, Stati Uniti e Canada ratificano l’Accordo di libero scambio dell’America del Nord (NAFTA, gennaio 1994): l'accordo entra in vigore il 1° gennaio.
L’Esercito di Liberazione Nazionale Zapatista (un gruppo di ribelli dello stato meridionale del Chiapas) instaura un vero e proprio “stato di guerra” nei confronti del governo messicano. (il subcomandante Marcos) Costituito per far fronte alle condizioni di miseria in cui vivono le popolazioni del Chiapas, il gruppo conquista due città, prima della dichiarazione del cessate il fuoco; tuttavia, si riaccendono presto le ostilità. In marzo, governo e ribelli annunciano un accordo di pace basato su riforme e aiuti alle popolazioni del Chiapas.
Viene eletto alla presidenza del Messico Ernesto Zedillo Ponce de León.
1995 Gli Stati Uniti forniscono un notevole aiuto finanziario al Messico, in seguito al crollo del valore della moneta nazionale, il peso.
(in parole povere: aiuti finanziari americani in cambio di: ritorsioni in caso di adesione del Messico all'OPEC, e libero commercio il che significava... imprese multinazionali e banche americane in messico.)
1997 Il Partito Rivoluzionario Istituzionale, per la prima volta dopo sessant'anni, perde la maggioranza in Parlamento. In Chiapas la lotta degli zapatisti viene tragicamente repressa: ad Acteal, il 22 dicembre 1997, in un vero e proprio massacro che non ha risparmiato uomini, donne e bambini componenti una popolazione inerme, i componenti di un gruppo paramilitare uccidono 45 persone.
..........2000 Il 2 luglio è eletto Presidente Vicente Fox, ex presidente della Coca-Cola, strettamente legato agli Usa e alla loro politica, ed esponente della destra cattolico-integralista messicana. Dopo decenni di cosiddetta "democrazia a partito unico" [13 elezioni presidenziali filate vinte dal Partito Rivoluzionario Istituzionale... ultimo presidente Ernesto Zedillo] i messicani scelgono una strada diversa. Ma la vittoria di Fox apre davvero un nuovo capitolo nella storia del Messico contemporaneo?
fonte storia

giovedì 18 ottobre 2007

..impressioni1..

1800 chiese, 2100 rifornimenti, 950 scuole, 1150 attrezzature mediche, 230 atrezzature sportive, 95 musei, 3200 succursali bancarie, 7500 minimarket...
ma dove sono finito..?

una giungla.
cioè in questà città ogni giorno entrano ed escono 8 milioni di persone..8 milioni di individui, di teste che si muovono,producono,consumano... è come se tutti gli abitanti austriaci entrassero la mattina in italia e rientrassero a casa la sera.
porca eva..i flussi...e che flussi!! neppure la versione più cazzuta del Vensim riuscirebbe a calcolarli...heheheh
24 milioni...di più forse non so' di abitanti...
..ci sono vie dove puoi trovere di tutto..
ci sono vie tempestate dai invasioni di prodotti americani, centri commerciali, catene alimentari... il tutto dei Gringos (così li chiamano gli americani qui in messico)... e poi ci sono vie con qeui negozzietti, magazzini...dove puoi trovare qualsiesi prodotto...oggi sono stato a fare un giro in centro vicino a bellas artes.. cioè in una via trovi dal più piccolo componente del componente elettrico, in una via ti riparano e vendono praticamente solo i frullatori.. che figata... e poi è un viavai..un sottofondo di canti, urla,odori, moroti, clacson, musica popolare, dance, commerciale...tutto...di tutto..

vabbè...
ah dimenticavo.. il 20 OTTOBRE SI INAUGURA TIPO ALLE 4.30 PM LA MOSTRA "SPECIE DI DI SPAZI"... a Macerata al Cinema Italia...
comunque vi riaggiornerò meglio questi giorni!!

vabbè.... e poi ritornando con la testa ed il corpo..qui dove sono ora..mi vengono in mente i contrasti...quanti contrasti ci sono..i tutti o per lo meno quasi tutti chiaramente generati dalle differenze sociali...
vi lascio un piccolo assaggio..



a prestissimo carnals!

domenica 7 ottobre 2007

da dove comincio?

città del messico. Il F.D. (distretto federale) così si chiama.
grande.enorme.mega.un'estensione inimmaginabile.non si riesce a pensarla nella sua interezza.

ad una settimana di distanza dal mio arrivo mi collego con il mondo.

inizio a capirci qualcosa.
un magma di episodi, un magma di situazioni....la città ti sommerge dal traffico e dal kaos e i quartieri lì, proprio dietro l'angolo ancora incontaminati....da non credere...
che dirvi...se potetete venite a trovarmi!
da dove comincio? dal volo in aereo, l'atterraggio si trasforma in un precipitare dentro un contesto fatto di grattacieli e case dall'aspetto alquanto precario...e poi ti ritrovi in una pista (per fortuna), e ti chiedi ma questa da dove esce???...


oppure posso iniziare dall'impatto con la gente messicana...allegra, disponibile....il professore che mi aiuterà a preparare la tesi oltre ad essere un fico...è diventato già un amico...e propabilmente sarà anche un maestro... poi un giorno vi spieghero' chi è un maestro...
anzi incomincio dai colori...un'esplosione di colori...toni caldi...tranquillità...allegria...
oppure posso raccontarvi che girare in maggiolino di notte per la città è veramente spettacolare. oppure iniziero' dalle origini, quando nel 15oo gli spagnoli arrivarono e distrussero praticamente quasi tutto della civiltà azteca in nome di dio...il museo di antropologia è veramente interessante...; ma non sono qui a farvi il cantastorie turistico... per quello ci sono le apposite guide.
inizio allora raccontandovi che i messicani sono un branco di alcolizzati...o della università... circa 200 mila studenti... magnifico!..
non so' da dove incominciare.... come avrete capito...per il momento è sempre un inizio...una valanga di situazioni che ti precipitano addosso... non riesco a descriverle...
le birre messicane sono buone...le ragazze stravedono per gli italiani...la cucina alquanto piccante...i contrasti netti...il clima mite...l'aria inquinata..gli spazi unici, ampi,stretti,scuri,luridi,ricchi di denaro,ricchi di miseria, colorati,degradati,nuovi da multinazionale, sporchi di meccanico, preziosi di antiche civiltà, superficiali da consumo americano, inquinati da tubi di scappamento, freschi da giardini sterminati, movimentati da danze popolari,
rumorosi da motori ormai vecchi, silenziosi da sguardi timorati,chiassosi da urla di ragazzini...
...l'architettura moderna è ovunque..i santi super venerati..codici stradali quasi inesistenti..la cultura ti pervade (come tutte le grandi città storiche)...i mercatini a bizzeffe...trovi di tutto..pensate a qualcosa di contrabbando...qualsiesi cosa..non scherzo. la trovate.


che dirvi...per il momento nessuna tentata rapina o coltellata..sto' bene per chi si preoccupasse per me... faccio sempre il bravo ragazzo...
ecco...piccoli sprazzi di un inizio di un'altra esperienza che spero mi serva...sicuro mi serve...sicuro ci serve...


non è facile capire molte cose della la città...la gente..credo che si inizia a capire qualcosa solo quando si rinuncia di capire. Il contatto con "l'altro" a qualsiesi latitudine, inizia con un gesto di resa incondizionata: la rinuncia a propri schemi e abitudini, liberandosi dall'inconfessata certezza che la realtà sia univoca e unidimensionale, e che tutto possa venire generato da un solo modo di guardare. La cosa più brutta della cultura occidentale penso sia proprio questa nostra ormai istintiva consuetudine ad analizzare e giudicare, filtrando i comportamenti altrui attraverso una rete di convenzioni che ci illudiamo siano assolute e scontate.
un abbraccio a tutti!!
per le foto andate sul my spaces di messenger...cioè cliccate qui sotto...
a presto avanzi di galera!!


commentate.....

mercoledì 26 settembre 2007

..bloggo from roma..



salve a tutti!

vacanze? divertiti?...cosa vi dico...
l'estate se ne è andata da qualche giorno...
fatemi sapere come state...
io intanto riprendo il volo.oltreoceano stavolta.

MESSICO.mexico city.

riparto quindi, questo per chi non lo sapesse.non che debba interessarvi particolarmente, ma così.. per tenersi aggiornati, sapete nella nostra società contemporanea dove tutti sanno tutto di tutti...e dove tutti devono sapere tutto di tutti altrimenti stiamo male..è importante sapere quello che si fa.
dove siamo da mille telecamere 24 ore al giorno controllati.
dove puoi anche sapere quante volte al giorno un pirla della tv va al cesso a cagare...volete che io non vi racconti le mie di stronzate???

bè vi sbagliate.

certo non staro' qui a raccontarvi...le mie situazioni sentimentali/familiari...anche se di questi tempi vanno mooolto di moda...mi dispiace.per quei discori lì c'è la nostra cara Maria, i nosrti cari programmi in tv, i nostri giornali....dove la familiarità e il rapporto fra due persone vengono svenduti, come carne da macello puzzolente, marcia...(pensate a quello che vi fa più schifo)in ogni angolo di spazio...e quella candida intimità viene ammazzata senza scrupoli solo per far parlare...e per far sputare da quelle bocche programmate, controllate e finte, cazzate a raffica... e la gente è CONTENTA...e la gente non impara un cazzo.... (..la ricerca delle false certezze, credo non ci sia cosa peggiore..)
-scusate. mi rimetto sui binari.-
...l'africa mi ha imparato, o meglio mi ha fatto render più conto di una cosa:
di come siamo, io compreso, dipendenti dalle cazzate che abbiamo. (chiariamoci:non ci vuole l'africa per capirlo)
dove dobbiamo avere tutte le nostre cosucce vicine e sotto controllo che ci rendono felici...almeno fino a quando non svanisce il loro effimero effetto...dopodichè subentra il bisogno irrefrenabile di consumare ancora... e trovare in giro per negozi ed edifici o qualsiesi luogo urbano in cui è possibile consumare altri "oggettini preziosi"...che ci rendano felici per un po'.
cacchio pero' è bello essere felici. chi non vuole esserlo??
una dipendenza psicologica da consumo.( L'oggetto immateriale.) i nostri desideri manipolati.
SIAMO TUTTI DROGATI.
dicevo.. a si...parto per il messico...vado a preparare la mia tesi di laurea e a farmi un bel giretto spero...
intanto passo il momento pre-partenza qui a roma..da due miei amichetti Gigino e il Falcio
...che ora dormono e anzi, ora li fotografo ...e le pubblico...hehehe


sono carini è.....
mi metto a studiare un po' di spagnolo....anzi esco...
...avremo tempo di fare altri discorsi .... di raccontarvi qualcosa di interessante...non disperate..
magari da Mexico City...o durante la traversata...sempre che non si precipiti a picco nell'oceano!

a presto vecchie canaglie!!!
non fate le schiappe scrivete.....

lunedì 3 settembre 2007

...piccoli pensieri di ritorno...

tornato.ritornato.atterrato.riatterrato.

sono riatterrato in italia amici miei, dopo un mese in africa. ....sono riatterrato nel primo mondo dove c'è la "tecnologia, pret-à-porter, democrazia"... dove praticamente abbiamo tutto-troppo- si vive di vizio- di effimero-di consumo-di superfluo; siamo tristi-insoddisfatti-depressi-ci suicidiamo-l'apparire si è ormai sotituito all'essere.

...sono stato nel terzo mondo dove c'è "caldo e umidità, incertezza sui
confini e molta povertà" dove praticamente non c'è un cazzo-c'è poco o nulla-si vive a stento-di sussistenza-di miseria-di cose semplici-dove l'acqua
è preziosa com l'oro; chi ci vive spesso ride-sorride anche se capisce la propria condizione-la gente è fiera- l'essere è tutto.
c'è da imparare.
c'è da imparare da quelle faccette nere e puzzolenti di quei bambini che ridono (e tu ti chiedi ma cosa c'hanno da ridere questi qua che non hanno un cazzo), sono felici se gli regali un sorriso, una smorfia, e ti riempiono di gioia-sono attenti- ti ammirano - ti abbracciamo - ti toccano - ti scrutano- ti punzecchiano - ti si appiccicano ---- sono bambini.
c'è da imparare donando una carezza...ti si apre il cuore, ti commuovi e non capisci..o meglio inizi a capire....
c'è da imparare dal 2007 in cui si fanno i week-end sulla luna e si vede anche un bimbo che muore perchè l'acqua non c'è...ma loro ridono,ridono, ridono...
c'è da imparare da quella terra rossa che sente piedi scalzi calpestarsi ogni giorno....le scarpe sono un lusso...
c'è da imparare da quei canti pieni di gioia.
c'è da imparare dalla morte stampata in viso dei bambini malati di aids... allora ti chiedi dove cazzo stà dio...(magari se c'è, stà proprio in quelle facce...).
c'è da imparare dal non avere un cazzo ed essere pervasi dalla gioia.
c'è da imparare da quei discorsi sotto un cielo che non riesco neppure a descriverlo...
non faccio il moralista. cerco di descrivevi un esperienza.
in effetti è vero....non riesco a descrivervi nulla in realtà o magari molto poco...non bastano le parole, le foto o le immagini in TV...è impossibile trasmettere le stesse emozioni...mi dispiace..non ce la faccio.
non finirei più di tentare di descrivere stati d'animo e comunque non bastrebbero...quindi vi lascio, mi lascio questi pochipensieri buttati là in fretta e senza starci troppo a pensare...ci si porta dietro un pezzo d'africa..lasciato dai bambini, dai canti degli animatori, dai buchi delle strade e dalla polvere rossa...ci si porta dietro un minuscolo pezzo di un grande progetto...una sfumatura quasi impercettibile a prima vista ma che rende il quadro degno della firma che porta l'artista.
La vita.

"....-perchè nessun sogno puo' esprimere l'atmosfera del sogno, quel misto di assurdità, sorpresa e smarrimento in un tremito di rivolta disperata, quella sensazione di esser prigioniero dell'incredibile che è la vera essenza del sogno...
-rimase in silenzio pe un po'-.
-no, è impossibile; è impossibile comunicare la viva sensazione di una data epoca della propria esistenza-cio' che ne costituisce la realtà,il significato vero-la sottile e penetrante essenza
E' impossibile.viviamo come sognamo.soli."
Conrad, "Cuore di tenebra".



a presto vecchie canaglie.....mi raccomando commentate...ate...ate...ate...ate...


"i want this guy to come to dance with me like this, like this, like this, like so."


questo è il sito che riguarda korogocho, uno slum di nairobi dove sono stato un giorno http://www.korogocho.org/index.php

venerdì 3 agosto 2007

si parte


(...) dobbiamo andare e non fermarci mai finché non arriviamo. "Per andare dove, amico?" Non lo so, ma dobbiamo andare. J.Kerouac


A PRESTO GENTE!!

lunedì 30 luglio 2007

omaggio all'IRREQUIETEZZA

bene.

parto. riparto. mi fermo. penso. ripenso. rifletto. non parlo. parlo. ascolto. colgo. mi illudo. spero. cammino.corro.afferro.guardo.sogno.miubriaco.canto.urlo.mimuovo.parto.viaggio.parto.viaggio.

parto..

ho capito. SONO UN IRREQUIETO.

viaggiare.muoversi. vedere le cose da diversi punti di vista.conoscere spazi.attraversarne di nuovi.conoscere gente.parlare con la gente.scambiare 4 chiacchiere con il solito vecchio amico.ascoltare frasi che non capirai mai.chiedersi il perchè.dialogare.scambiarsi un sorriso.scambiarsi un bacio. prendere l'aria fresca alle 4 del mattino da vittò. chiudere gli occhi e riflettere. agire d'istinto. mangiare di tutto. capirsi al volo. sentirsi rimproverati. camminare da soli. camminare insieme.

ho deciso. SONO UN IRREQUIETO.

tra pochi giorni in africa. non da solo.

In uno dei suoi momenti più cupi pascal diceva che tutta l'infelicità dell'uomo proviene da una causa sola, non sapersene star quieto in una stanza. "Notre nature est dans le mouvement...la seule chose qui nous console de nos misère est le divertissement". Diversivo.distrazione.fantasia.Senza cambiamento corpo e cervello marciscono.Neurologi americani hanno fatto l'encefalografia a non pochi viaggiatori. è risultato che cambiare ambiente e avvertire il passaggio delle stagioni nel corso dell'anno stimola i ritmi cerebrali e contribuisce ad un senso di benessere, di iniziativa e di motivazione vitale.

mi stacco per un po' da me stesso, da noi stessi, dall'uomo mediato, quello attaccato al computer, appeso al telefonino, appiccicato al volante, incollato all'indice mibtel, obeso nella mente e spesso anche nel corpo.

mi stacco dall'uomo mediato quello stressato, divorato dall'ansia, che non si accorge che negli ultimi 20 anni si è dimezzato il tempo di parola tra coniugi, fra genitori e figli, fra amici ( proporzionalmente al tempo rubatogli alle sue protesi, le macchine elettroniche e non); parlando di meno con gli altri parla di meno anche con se stesso: non riesce più a guardarsi dentro.

siete daccordo con me?...

credo che ci si nasca un po' irrequieti...e poi se fai gli "incontri sbagliati"...se ti lasci un po' prendere dai discorsi.. se ti incuriosici... se...se...tanti se... ci cadi...il tutto senza nessun rimpianto...anzi..fiero di essere irrequieto...fiero di essere in disordine...magari passerà...magari un giorno...

Questo alla vostra destraè un articolo che mi pubblicarono sul Resto del Carlino...riguarda un viaggio fatto...uno degli imput che mi ha portato a muovermi più o meno frequentemente..e comunque a muovere non solo il corpo...
ho deciso di metterlo...giusto per ricordarmi un po' ... leggetevelo magari, avevo appena finito il primo anno di università...
interrail...bel viaggio...
saluto tutti!!
commentate, commentate.....commentate!!

sabato 14 luglio 2007

...il mondo è bello perchè è vario...

Due metri e trentasei contro 73 centimetri: l'uomo più alto del mondo, Bao Xishun, incontra il suo opposto, He Pingping. I due si guardano negli occhi un po' perplessi e si stringono cortesemente la mano, posando per i fotografi. Succede in Mongolia, dove il primato del gigante umano è già stato riconosciuto dai guinness. Ora ci sta provando anche il suo rivale, in lizza per essere certificato come il più basso del globo


domenica 1 luglio 2007

intermission

viviamo nella società dell'immagine....il consumo...bla bla bla...
le pubblicità...quante persone, quante menti ci sono dietro quei miseri 30 secondi?....
non inizio con i soliti discorsi fottuttissime schiappe tranquilli....
guardatevi le pubblicità che hanno fatto la storia degli anni 80 e 90....così ci rilassiamo un po' tutti..

http://tv.repubblica.it/home_page.php?playmode=player&cont_id=11326&fromplayer=11326&stream=video&showtab=Copertina

anche queste foto che sono veramente fighe....http://www.repubblica.it/2006/08/gallerie/spettacoliecultura/maleonn/maleonn.html

e mi raccomando sempre attenti, sempre critici, sempre a chiedersi perchè...
a presto vecchie canaglie!!



sabato 23 giugno 2007

barabba

Ho già visto quelle facce, quell'espressione in piazza del Duomo dopo le elezioni è la stessa che gridava BARABBA BARABBA! ho già visto quelle facce in piazza Venezia quando il duce parlava affacciato al balcone le ho riviste poco dopo in piazzale Loreto quella stessa fottuta espressione ho già visto quelle facce che bruciavan la strega le ho riviste rosse in faccia che gridavano "lega!" aggredire con violenza un passante regolare che quel giorno non aveva un cazzo da festeggiare ho già visto quelle facce in un autobus pieno dallo stadio ritornare affacciati al finestrino insultare, sputare, prendere a calci un bidone ho già visto quelle facce, quell'espressione è la stessa che gridava BARABBA BARABBA! ho già visto quelle facce a un concerto a Torino aggredire con insulti un cantante italiano che cantava per il rispetto dei diritti dell'uomo le ho riviste l'altra sera in piazza del Duomo ho già visto quella faccia in uno specchio riflessa e l'ho odiata e s'è odiata con tutta se stessa è la faccia di una massa che ha bisogno di eroi che assecondino comodamente i vizi suoi ho già visto quella faccia e la vedrò ancora in un'altra piazza, in un'altra ora con un altro slogan con un'altra battaglia con un'altra fottutissima coda di paglia ho già visto quella faccia...è la stessa che gridava BARABBA BARABBA! nel mio palazzo ci abita un signore anziano da ragazzo quel signore è stato un partigiano nei suoi occhi c'è lo sguardo di chi ha visto tanto di chi ha visto la gioia, di chi ha visto il pianto la sua faccia che la storia vuol dimenticare è la faccia che io invece voglio ricordare ogni volta che sarò tentato di dar ragione a quel primo che mi passa con la soluzione espressione di una massa che ha bisogno di eroi che assecondino comodamente i vizi suoi ma la faccia scomoda dei bimbi africani, la fierezza negli sguardi degli uomini cubani, è un cazzotto che ci giudica continuamente e dice cerca di essere uomo prima di essere gente.
jovanotti, Lorenzo 1994

venerdì 4 maggio 2007

di chi è la testa?

ciao ragazzi....
ogni tanto mi faccio vivo.. e voi mi raccomando non mi abbandonate...in questo momento sono un po' incasinato e quindi non trovo il tempo di mettermi qui a scrivere qualche cazzata...
mi piacerebbe dirvi tante cose...e per dirvele e metterle giù bisogna un po' pensare..ecco..mi piacerebbe aver tempo per pensare...scrivere qualcosa..sarebbe bello essere pagati per scrivere quello che si pensa no?..che ficata!...
è importante pensare...ma con la propria testa..e spesso la nostra testa non è proprio la nostra...voi mi direte: "come no?"...la nostra testa diventa la testa di qualcun'altro..e ci si casca...ci si casca mooolto facilmente..
La nostra testa diventa la testa subordinata al sistema, la nostra libertà si limita incosciamente, non esiste la nostra libertà o meglio ci sembra di averla ma in realtà ci comportiamo come qualcune ha già programmato.
Con i soldi ci compriamo cose di cui spesso non abbiamo assulatamente bisogno..(quando magari potremo farci altre cose molto più interessanti magari)..e sapete perchè? perchè qualcuno stà giocando con i nostri desideri...stà governando il nostro modo di essere...
La cultura del consumo gente si impone...stà formando la società metropolitana contemporanea....vai che ficata!! costituisce diciamo il laboratorio dove si formano i modi di essere, attitudini, capacità, governa il territorio..tutto è regolato dal mercato e dal consumo.
Non esite più la politica lo sapete ormai....è il mercato, il consumo che la gestisce...
ma perchè le persone vogliono sempre sapere cosa accadrà?perchè si fanno sommergere dal futuro?cosa le proietta fuori dal presente?la paura della morte?l'ansia per i figli?un desiderio di ordine? Una volta erano la fede e la politica che spingevano al grande salto; ma adesso che fede e politica non sono più di moda chi e cosa inducono i pensieri a volare fra le nuvole?? "Forse perché nel futuro saremo tutti alti e felici"
...bene dopo di cio'..come mi disse una persona.."un mattino, ci si sveglia.E' il momento di ritirarsi dal mondo, per meglio sbalordirsene. Un mattino, si prende il tempo per guardarsi vivere"...e forse è anche un po' questo quello che ci manca....ed io ora vado a ritirarmi...

basta...la prossima volta scrivo qualcosa di allegro...promesso!!

e per chi si preoccupasse per me...voglio dirvi che non è con tristezza che scrivo, è una semplice constatazione (certo c'è un po' di rammarico..per tutti noi..).

per concludere in bellezza riporto le parole di Tyler Durden, il protagonista del romanzo Fight Club di Chuck Palahniuk: "le persone che stai cercando di calpestare, sono quelle persone da cui dipendi tu. Noi siamo le persone che laviamo i tuo vestiti e cuciniamo i tuoi pasti e te li serviamo a tavola. Noi ti facciamo il letto. Noi ti proteggiamo mentre dormi. Noi guidiamo le ambulanze. Noi smistiamo le tue telefonate. Noi siamo cuochi e tassiti e sappiamo tutto di te. Noi esaminiamo le tue richieste di indennizzo alle compagnie di assicurazione e gli addebiti della tua carta di credito. Noi controlliamo ogni spicchio della tua vita. Noi siamo i figli di mezzo della storia, cresciuti dalla televisione a credere che un giorno saremo milionari e divi del cinema e rockstar, ma non andrà così. E stiamo or ora cominciando a capire questo fatto. Perciò fa poco lo stronzo con noi."
commentate...commentate...a presto!!!

riferimenti: Massimo Ilardi, Nei te.rritori del consumo totale

lunedì 16 aprile 2007

specie di spazi

"Vorrei che esistessero dei luoghi stabili, immobili, intangibili, intoccati e quasi intoccabili, immutabili, radicati; dei luoghi che potrebbero essere dei punti di riferimento, dei punti di partenza, delle fonti (...) Tali luoghi non esistono ed è per il fatto che non esistono che lo spazio diventa un problema, cessa di essere evidenza, cessa di essere incorporato, cessa di essere appropriato. Lo spazio è un dubbio: devo continuamente contrassegnarlo, designarlo: non è mai mio, non è mai dato, devo conquistarlo. (...) Lo spazio scivola come la sabbia tra le dita. Il tempo se lo porta via e non ne rimangono che brandelli informi. Scrivere: cercare meticolosamente di trattenere qualcosa, di far sopravvivere qualcosa: strappare qualche brandello preciso al vuoto che si sta scavando, lasciare da qualche parte un solco, una traccia, un marchio, qualche segno".

George Perec, Specie di Spazi.

venerdì 16 marzo 2007

Vanilla Sky

eccomi di ritorno gente...
come ve la passate?...io me ne sono andato a trovare il mio amico Emilio a Valencia...splendida città di mare tra l'altro...ed eccomi di nuovo qua..pronto a ristabilire una sorta di..chiamiamola routine (il francese ci piace) che più o meno a tutti spetta..

dicevo...ah si!..bella valencia piena di movimento, movida, periodo della "Fallas" questo, grande centro urbano in continua crescita, espansione, mutazione...800mila anime...(quest'anno anche l'america's cup)..molta architettura contemporanea, ma anche molta storia...Valencia è la terza città della spagna dopo madrid e barcellona.
Come crescono queste città...sapete che c'è stato il superamento della popolazione urbana su quella rurale?, questo è un dato recente...facciamo parte dell'alveare planetario, siamo nel momento di massima espansione della comunicazione virtuale che ci permette di parlare a chiunque in qualunque punto del globo, ma paradossalmente assistiamo alla massima concentrazione di corpi umani nel medesimo posto.
Vabbè non sto' qui a farvi discorsi che potrebbero interessase a una piccola e ristretta nicchia di persone...
che dirvi...fuori c'è il sole..la primavera è dietro l'angolo anche se è da un bel po' che ci fa capolino...noi continuiamo a viere o a lasciarci vivere a seconda delle preferenze...viviamo la nostra realtà...ma poi ne siamo così sicuri?..voi ne siete sicuri? forse è solo finzione...forse fa tutto parte della nostra immaginazione...forse nulla è reale...forse è un sogno lucido...forse il cielo fuori alla Monet è così perchè siamo stati noi a volerlo, forse le passeggiate che faremo con la persona a cui vogliamo bene sono il ritratto sfacciato della copertina dell'album di Bob Dylan 'The freewheelin', forse abbiamo firmato un contratto con la Life Extention...forse è ora di APRIRE GLI OCCHI...

ciao a tutti ragazzi...ci sentiamo presto... scrivete qualcosina magari èh??
ci conto!
a presto!


Ogni minuto che passa è un'occasione per rivoluzionare tutto completamente

domenica 4 febbraio 2007

lo spettacolo eterno

bene son tornato....pochi commenti sull'ultimo articolo...battiamo la fiacca!..
go!
ci è scappato il morto, un'altra volta, per una fottuta partita di calcio...non si finirebbe più di scrivere di tutta questa merda, milioni di polemiche potrei fare, milioni di insulti potri lanciare... ma non è questo che voglio fare...me ne sto' qui ad ascoltare, a vedere quello che succede, non vi parlo solo del calcio non è solo lì lo spettacolo gente, è un po' dappertutto, è nei volti dei bambini africani, lo spettacolo è guardando una città massacrata da speculazioni edilizie, è offendendo e umiliando chi magari non la pensa come te, lo spettacolo è dove qualcuno ti impedisce di fare qualcosa che altri invece fanno, lo spettacolo è il controllo di qualcuno su di noi, lo spettacolo è la tv urlata...
lo spettacolo è ovunque... ne siamo saturi...ne siamo ipersensibilizzati, non ce ne rendiamo neppure più conto...che bravi attori, che bello questo spettacolo e vediamocelo questo spettacolo, vediamocela tutta questa bella violenza!
e si perchè diciamoci la verità a noi la violenza ci piace...ci eccita...
noi siamo i padroni della terra..uau! ci piace fare le guerre, far esplodere le bombe..buuuuum...ah che bello!!, il sangue che dà un po' di colore....le teste che esplodono...i mezzi che si schiantano...sembra di vedere un film strafico, pieno di effetti speciali!!
del resto sin dal principio, dalla storia di adamo ed eva, del peccato originale c'è sempre stata tra l'uomo ed il male una certa sintonia....
che bella la violenza!! ci piace!! a chi piace la pena di morte, a chi ama uscire il sabato sera per picchiare le persone, a chi vuole un regime guidato da gente pazza e malata di mente...
tranquilli ragazzi, non abbiate timore lo spettacolo durerà ancora a lungo....io metto le cuffie a palla ed inizio ad andare avanti ed indietro con la testa...violentando il mio cervello...perchè anche quella è violenza...più o meno la stessa, o no?...
siamo impotenti difronte a tutto cio'....sono impotente, siamo peggio degli animali, siamo ignoranti.
il problema è a monte.
per riuscire, per evolversi, per rispettarsi, ci vuole cultura e coraggio, cultura di PACE e coraggio di GUERRA e per cultura non intendo andare a scuola sia ben chiaro...intendo il rispetto degli altri, intendo il viver civile.
sono incazzato....ma con chi me la prendo....io resterò a guardare il grande spettacolo...
ed un giorno forse, quando un brevetto di una medicina non varrà più della vita di un bimbo, quando i diamanti non provocheranno le guerre che stanno avvenendo, quando molti paesi poveri sfruttati non dovranno produrre i nostri simboli di libertà, un giorno quando ognuno finalmente potrà liberamente dar sfogo alle proprie passioni, alle proprie idee nel rispetto dei diritti e della dignità degli altri, quando arriverà questo giorno allora forse...lo spettacolo finirà... ma forse è solo un utopia...
"...la vita non è facile è dura, ed è importante che impariate a diventare forti per poterla affrontare, o badate io non vi spingo a diventare dei duri ma dei forti!!...." dal film: Gli anni in tasca, François Truffaut.

....il sonno della ragione genera mostri....

commentate, ate, ate, ate........

lunedì 22 gennaio 2007

La mafia dei baroni

fonte web: l'espresso on-line

Metodi da Cosa Nostra. Per gestire il potere negli atenei. Bari, Bologna, Firenze: tre inchieste sui concorsi. Già decisi prima del bando. A favore di parenti e allievi. Ecco i risultati choc delle inchieste delle procure sui professori.

Mafia. Il guaio è che non sono solo i magistrati a usare questo termine. Adesso anche i docenti più disillusi citano il modello di Cosa nostra come unico riferimento per descrivere la gestione dei concorsi nelle università italiane. Proprio nei luoghi dove si dovrebbe costruire il futuro, prospera una figura medievale capace di resistere a ogni riforma: il barone. Un tempo i suoi feudi erano piccoli, poteva controllare direttamente vassalli e valvassori, mentre doveva piegarsi davanti a un solo re, lo Stato. Ora invece il numero dei docenti e degli atenei è esploso. C'è da corteggiare aziende e fondazioni, mentre spesso bisogna anche fare i conti con le Regioni. Così l'ultima generazione di baroni per mantenere intatto il potere ha rinunciato a ogni parvenza di nobiltà accademica e si è organizzata secondo gli schemi dell'onorata società. Questo raccontano gli investigatori di tre procure che hanno radiografato l'assegnazione di decine e decine di poltrone negli atenei di tutta Italia, dalle Alpi alla Sicilia. Un terremoto con epicentro a Bari, Firenze e Bologna che vede indagati un centinaio di professori. E che ha messo alla luce gli stessi giochi di potere in tutti gli atenei scandagliati. Scrive il giudice Giuseppe De Benectis: "I concorsi universitari erano dunque celebrati, discussi e decisi molto prima di quanto la loro effettuazione facesse pensare, a cura di commissari che sembravano simili a pochi 'associati' a una 'cosca' di sapore mafioso". Rincarano la dose i professori Mariano Giaquinta e Angelo Guerraggio: "'Sistema mafioso' vuole dire 'cupole di gestione' delle carriere e degli affari universitari, spesso camuffate come gruppi democratici di rappresentanza o gruppi di ricerca".Se i giovani più promettenti emigrano non è solo questione di risorse; se la ricerca langue e i policlinici sono sotto accusa, la colpa è anche del 'sistema'. Che fa persino rimpiangere il passato: "Una volta si parlava di 'baroni'. Adesso i numeri (anche dei docenti) sono cresciuti. Al posto del singolo barone ci sono i clan e i loro leader, che non necessariamente sono i migliori dal punto di vista della ricerca...", scrivono sempre Giaquinta e Guerraggio, docenti di matematica che hanno appena pubblicato un saggio coraggioso intitolato 'Ipotesi per l'università'. E continuano: "La situazione non sembra migliorata: baroni per baroni, sistema mafioso per sistema mafioso, forse i vecchi 'mandarini' sapevano maggiormente conciliare il loro interesse con quello generale. La difesa delle posizioni conquistate dal 'gruppo' riusciva, in parte, a diventare anche fattore di progresso. Sicuramente più di quanto accada adesso".

venerdì 19 gennaio 2007

...si finisce sempre con un "SI PARTE"

Ci siamo, si riparte...nuovamente cambio di vita. Nuove esperienza, nuove conoscenze, nuovi luoghi, nuovi modi di pensare e assaporare le cose. Sempre allettante, ma sempre con la solita sensazione indefinita del "CHISSA' POI DOVE SI VA". Boh, forse è lo spirito contraddittorio e di insoddisfazione che ci spinge sempre oltre; la curiosità, la sete di conoscere e vedere, di confrontarsi, di lasciarsi trasportare dal tempo e dallo spazio...con tutti i rischi che ciò comporta.
Parto per la Spagna signori. L'immagine riassuntiva è una "porta" che lega le vecchie esperienze con quelle del futuro...la porta è il MONDO, "WORLD" appunto.
E' si, forse si va in giro perchè si ha in testa il mondo, si ha in testa l' ALTRO. Non necessariamente si è alla ricerca di qualcosa, non necessariamente si devono colmare dei vuoti (ci credo poco al viaggiatore che si muove solo per colmare un vuoto... forse non esistono vuoti, ma tanti pieni).
E' il mondo quello che attira, quello che ci costruisce nella fase più evoluta della nostra esistenza...direi che il MONDO è l'artefice dell'autocostruzione di noi stessi (non mi insultate per i terminoni sboroni...ma più si è precisi nel lessico più si prova a rendere precisa l'idea che si ha in mente!...un po' come la TECNICA).
Il mondo è ALTRO. Il mondo è composto da ALTRI individui, da ALTRI luoghi...e non posso che pensare che l'ALTRO sono IO.
Spesso ci dice più di NOI un perfetto sconosciuto che il vicino di casa che conosciamo, e che dice di conoscerci, da una vita.
Con questo concludo l'aspetto teorico e sentimentale per immergermi in quello pratico...e come è vero che è IL FUTURO CHE SPIEGA IL PASSATO (parole sante di un filosofo epistemologo con la barba che ora non va più di moda )...ci risentiamo su questo Blog tra un po', quando il motore delle esperienze compresse e intense inizierà ad accelerare freneticamente lasciando spazio a qualche riflessione breve e secca.


(Un saluto particolare alle mie sicurezze: Marco, Gaspare, Sdè, Paolo, Surd, Gianni, Daniele, Buc, Alessandra tutti i componenti della "Rocko and the Rolls" orchestra da strada e a tutti gli amici che ogni volta che torno nelle mie terre mi fanno sentire a casa e con il cuore pieno).

Che Dio vi benedica internauti.

emilio